venerdì 17 aprile 2015

formaggio Raschera o meglio, la Raschèra

Pensando alle donne del formaggio, mi è venuta in mente subito la Raschera, uno dei pochi, se non l’unico, formaggio ad essere chiamato al femminile. Il formaggio delle donne per eccellenza, nato nella zona di Magliano Alpi, nelle Alpi (tra cui l’Alpe Raschera appunto) del Monregalese in Piemonte. In questa zona la “e” si pronuncia molto aperta, quindi questo formaggio, per dirla tutta, andrebbe chiamato la Raschèèèra. 
La DOP della Raschera prevede due tipi di formaggio, Raschera  e Raschera d’alpeggio, che si differenziano per la zona di produzione e stagionatura; tradizionalmente veniva prodotto dalle donne, moglie, madri e figlie dei pastori, che restavano a casa mentre i loro uomini andavano con le bestie sui pascoli. Può avere due forme diverse, quadrata oppure rotonda e questo perché? Perché fare un formaggio, perfettamente identico ma in due forme diverse? 
Perché tradizionalmente, come molti altri formaggi, e soprattutto pensando che la Raschera nasce nel 1.400, quando si era in alpeggio e si doveva fare il formaggio sul posto, non si avevano tutti gli attrezzi (perché parlare di strumentazione mi pare eccessivo) che invece si avevano a valle, primo tra tutti mancavano le fascere tonde, perchè quelle quadrate si potevano facilmente realizzare con quattro assetti di legno sul posto.

Del formaggio vi dico che ha un sapore fine e delicato, dolce nella versione "fresca", cioè stagionata un mese e leggermente (ma piacevolmente)piccante e sapido in quella stagionata. Ha una pasta elastica e consistente, con piccolissime occhiature sparse dal colore bianco avorio. La crosta è abbastanza sottile dal colore grigio con, talvolta, segni di muffe bianche e piccole chiazze rossastre, che tradizionalmente dovrebbero dire, nei formaggio stagionati, che il formaggio è "maturo". 
Non avete voglia di assaggiarlo?

Se non avete altri impegni, sabato 15 e domenica 16 agosto 2015 a Frabosa Soprana c'è la 42° edizione della Sagra della Raschera e del Bruss!

immagine tratta dal sito www.raschera.com dove trovate la storia completa della Raschera e molte altre informazioni

Nessun commento:

Posta un commento